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STUDIO DEI TEMPI DI TRANSITO INTESTINALE
Note per il Paziente, per il Medico di
famiglia e per il Radiologo
Questo esame è indicato nei pazienti con stipsi
cronica di natura funzionale, nei quali cioè
sia stata esclusa con clisma opaco o pancolonscopia un'ostruzione
meccanica (ad esempio tumorale).
Scopo dell'esame è di evidenziare la durata del
transito intestinale oro-anale, che generalmente varia
da 2 a 5 giorni in soggetti con assunzione adeguata di scorie
e di liquidi.
L'assunzione quotidiana di 10 marcatori radiopachi seguita
da una defecazione giornaliera, farà sì che
nei soggetti con transito totale normale l'11° giorno
siano visibili in una radiografia solo i marcatori assunti
negli ultimi 2-5 giorni. L'esame, in caso di persistenza
di un numero di marcatori superiore a 50, mostrerà
anche l'eventuale zona di accumulo.
Una distribuzione uniforme in tutto il grosso intestino
indicherà una stipsi da transito globale rallentato,
mentre un accumulo, per esempio nel retto, indicherà
piuttosto una stipsi da defecazione ostruita (blocco all'uscita),
consentendo quindi di prendere i provvedimenti diagnostici
e terapeutici più opportuni.
Poichè la funzione intestinale risente in modo considerevole
degli influssi psichici ed emozionali, non di rado dei soggetti
che dopo vari tentativi dietetici si ritengono gravemente
stiptici e obbligati all'uso di lassativi o clisteri, durante
l'esame riportano un tempo di transito normale, probabilmente
grazie all'attenzione che rivolgono al proprio intestino
(pseudostipsi).
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Assumere 10 pillole radiopache
ogni giorno, per 10 giorni, sempre alla stessa
ora (preferibilmente alle ore 20), durante il
pasto, mettendole in una cialda oppure mescolandole
con iI cibo (un cucchiaio di purea, formaggio
stracchino, o mela grattugiata) (non masticare!).
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Se indicato dal radiologo,
il mattino del 9° giorno presentarsi nel
centro di radiologia (per l'assunzione di un
cucchiaio di bario).
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Eseguire una radiografia
diretta (in bianco) dell'addome l'11° giorno.
Nella lastra il Radiologo dovrà contare
il numero dei marcatori radiopachi ed indicare
quanti ne siano rimasti rispettivamente: 1)
nel colon destro fino a metà trasverso,
2) nel colon sinistro da metà trasverso
al sigma, 3) nel retto.
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Annotare in un foglio l'ora
dell'ultima dell'ultima defecazione (spontanea
o anche provocata, da lassativo o clistere,
il giorno prima dell'assunzione dei primi 10
marcatori) e nello stesso foglio annotare sempre
l'ora delle eventuali defecazioni successive.
Mostrare il foglio al radiologo e consegnarlo
poi, insieme al referto radiologico, al medico
che ha prescritto l'esame dei tempi di transito.
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La dieta deve contenere,
oltre alla frutta e verdura abituale, una dose
standard di scorie indigeribili (per es. 2 capsule
di Ecamannan, con 2 bicchieri d'acqua, 3 volte
al giorno, con i pasti). Per quanto possibile
si devono mantenere le consuete abitudini di
vita.
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Non devono assolutamente
essere assunti lassativi, né introdotte
supposte, né eseguiti clisteri o autodilatazioni
anali fino al completamento dell'esame con la
radiografia.
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Durante il periodo di esecuzione
della prova il paziente non deve essere sottoposto
ad altri esami radiologici con mezzo di contrasto.
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Non assumere farmaci stiptizzanti
(per es. oppiacei come codeina, morfina, difenossilato,
antistaminici, anticolinergici). Possibilmente
sospendere gli antidepressivi e le benzodiazepine.
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E' preferibile che l'esame
si svolga al di fuori del periodo mestruale.
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Per qualunque quesito e
prima di un'eventuale interruzione dell'esame,
telefonare all'ambulatorio proctologico o al
medico che lo ha prescritto.
I marcatori radiopachi
possono essere richiesti alla SAPIMED, Alessandria,
tel. 0131 348 109
(Pomerri F., Dodi, et al. I tempi di transito
colico: metodologia radiologica e valori normali.
Pelvi-Perineologia, 2004; 23:18-22)
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