LA RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO
Dott.ssa Elena Frighetto
Mi laureo in Fisioterapia nel 2007 presso l'Università di Verona. Inizio da subito una formazione specialistica in vari campi della riabilitazione capendo presto che le varie metodiche non possono essere applicate in modo settoriale ma c'è bisogno di considerare la persona nel suo insieme. Mi avvicino ai concetti della PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia) e con essa alla matrice extra-cellulare "il tessuto che connette". Mi appassiono al linfodrenaggio e acquisisco tutta la formazione Vodder per trattare le persone affette da Linfedema primario e secondario. Frequento il Master Universitario "Pavimento Pelvico e Riabilitazione" presso l'Università la Sapienza di Roma e molti corsi di approfondimento sulla riabilitazione pelvi-perineale. La vera svolta arriva però quando mi approccio alla Manipolazione Fasciale Metodo Stecco. Applico questo metodo in quasi tutti i miei pazienti, ottenendo risultati in termini di riduzione del dolore e aumento delle possibilità motorie. Le disfunzioni interne (cosiddette viscerali), comprese le problematiche pelvi-perineali, trovano un inquadramento globale con questo metodo che mi permette di aiutare le persone a 360°.
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La riabilitazione del pavimento pelvico
può essere definita come un insieme di tecniche
specifiche di tipo conservativo (non si parla di
metodiche chirurgiche e/o farmacologiche) che hanno
come obbiettivo la correzione di molteplici disfunzioni.
Esistono diverse problematiche legate ad alterazioni
funzionali del pavimento pelvico, organo di estrema
importanza per il sostegno e la sospensione dei
visceri pelvici (utero, vescica, retto-ano), la
continenza urinaria e anale, il parto, la funzione
sessuale.
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'Il pavimento pelvico o perineo è
formato da un insieme di muscoli che si intrecciano fra
loro e chiudono verso il basso il bacino; abbracciano l'apparato
urinario (uretra, vescica) e vaginale (nella donna) formando
il pavimento anteriore, fino a coinvolgere l'apparato ano-rettale
(ano, retto) costituendo il pavimento posteriore.
Il perineo è un organo dinamico: sollecitato
continuamente dal peso del nostro corpo, è soprattutto
impegnato nel contrastare gli aumenti di pressioni intra-addominali
dettati dagli incrementi di carichi (sollevare le borse
della spesa, prendere in braccio il bambino, tossire, starnutire,ecc.),
da condizioni croniche (stitichezza), dall'evento parto.
In relazione a quanto detto, esistono sintomi che nascono
dallo squilibrio di queste funzioni. In base all'organo
interessato, possiamo distinguerli in: urinari, vaginali,
ano-rettali.
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I sintomi urinari
possono riassumersi in:
- Perdita involontaria di urina
- Urgenza ad urinare
- Necessità di urinare spesso (più
di 8 volte nelle 24 ore) in assenza di infezioni
urinarie
- Difficoltà a svuotare completamente la
vescica
- Senso di peso vescicale.
I sintomi vaginali più
frequenti sono:
- Senso di peso dovuto alla presenza di prolassi
- Dolore post-parto causato da lacerazioni o
episiotomie
- Dolore con i rapporti sessuali
- Diminuzione della percezione sessuale
I sintomi ano-rettali si traducono
in:
- Perdita involontaria di gas e/o feci
- Urgenza alla defecazione (correre al bagno
quando si avverte lo stimolo)
- Mancata percezione dello stimolo evacuativo
- Difficoltà a svuotare l'ano dalle feci/difficoltà
alla defecazione.
- Mancata capacità a coordinare le spinte
defecatorie.
- Senso di peso anale
- Dolore anale e/o perineale
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La presenza di soltanto uno dei sintomi
qui sopra citati è indice di disfunzione del relativo
organo. Occorre, perciò fare ricorso ad un medico
specialista in campo
uro-ginecologico e/o coloproctologico.
Il primo approccio per la cura di questi sintomi,
quando non siano dovuti a malattie organiche che solo la
visita medica specialistica può evidenziare, è
di tipo riabilitativo, proprio perché si è
sempre più indirizzati a migliorare la qualità
di vita della persona, riducendo al minimo gli interventi
invasivi.
Nei casi in cui sia previsto un approccio chirurgico e/o
farmacologico, il trattamento riabilitativo è, comunque,
un valido supporto perché dà una educazione
al paziente rendendolo consapevole dei corretti movimenti
nelle varie attività quotidiane, che lo aiutano a
prevenire una ricaduta (educazione perineale).
In primo luogo, il trattamento riabilitativo, deve prevedere
una prima visita con il terapeuta, il quale deve innanzittutto
informare il paziente, con materiale scientifico di supporto,
circa l'area da trattare e le varie possibilità di
approccio terapeutico. Dopo la prima fase informativa, si
compila una scheda-paziente dove vengono raccolti tutti
i dati che sono di aiuto al terapeuta per impostare il programma
riabilitativo. Un buon terapeuta è in grado di ascoltare
il paziente, perché sa che l'ascolto porta a comprendere
meglio la persona che si ha di fronte, migliorando così
il successo della terapia.
In cosa consistono le tecniche riabilitative?
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Le tecniche riabilitative sono rappresentate da:
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Un ciclo di trattamento riabilitativo varia in genere
da 10 a 15 sedute in relazione al problema da trattare
e alla risposta del paziente, soprattutto nella fase di
presa di coscienza dell'area perineale. La cadenza delle
sedute è almeno bisettimanale con durata di un'ora
ciascuna.
Il successo della terapia è legato
a diversi fattori. In primis all'impegno e alla collaborazione
del paziente nell'eseguire la terapia, soprattutto quella
domiciliare, di grande supporto durante il trattamento e
fondamentale nel mantenere il risultato ottenuto al termine
del ciclo terapeutico.
Altro elemento importante è il terapeuta, il quale
deve farsi carico del paziente in toto cercando di impostare
un programma terapeutico il più adeguato possibile.
Questo programma deve prevedere non soltanto le varie tecniche
combinate tra loro, ma un orientamento alla persona, senza
dimenticare che non di rado dietro alla disfunzione si celano
bisogni che appartengono alla sfera emotiva e psichica.
Questa è la differenza fra un terapeuta e un altro
e che dà successo alla terapia: la passione per l'umano.
Per un approfondimento in lingua inglese si può leggere anche la sezione "Rehabilitation" su www.pelvicfloordigest.org.
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